Roncopatia e Apnea del sonno

Dormire bene per vivere meglio

La sindrome nota come apnea o ipoapnea del sonno (il russamento) è una delle più diffuse fra le patologie che affliggono le vie respiratorie: ne soffre circa il 25% della popolazione.

Sebbene nella maggior parte dei casi si tratti di forme lievi con sintomatologia limitata, questa patologia può dar vita a una serie di disturbi dannosi per la salute dei pazienti.

Apnea del sonno

Nel caso in cui la patologia si presenti nella sua forma più grave, assistiamo all'ostruzione totale delle vie respiratorie durante le ore di sonno. Lo spazio fra la lingua e il palato viene totalmente occluso generando una sensazione di soffocamento nel paziente affetto.

Roncopatia

Nella forma più lieve, nota come Roncopatia, il disturbo si manifesta come un restringimento delle vie respiratorie.

La dilatazione dello spazio fra il palato e la lingua è ridotta rispetto alla situazione ottimale e genera una vibrazione al passaggio dell'aria che a sua volta causa il russamento; la roncopatia può tuttavia sfociare anche in un'ostruzione parziale delle vie respiratorie.

Le conseguenze della roncopatia

Questa sindrome può avere delle conseguenze che si riflettono sullo stile di vita di chi ne è affetto. Può infatti causare insonnia e difficoltà a prendere sonno, problemi di concentrazione, perdite di memoria, eccessiva sonnolenza diurna e spossatezza.

Come si tratta?

Recenti studi rivelano il collegamento tra questi disturbi e il bruxismo: è possibile quindi approcciare e risolvere questa patologia con terapia odontoiatrica.

Il trattamento consiste in tre fasi:

  • monitoraggio
  • diagnosi
  • terapia

Nella prima fase si utilizza il dispositivo elettronico APNiA, in grado di monitorare il sonno del paziente (flusso respiratorio, ossimetria, frequenza cardiaca e russamento). Attraverso i dati raccolti è possibile diagnosticare con facilità il disturbo.

Nel caso di responso positivo della macchina si procede con la terapia.

Attraverso l'utilizzo di un byte, un apparecchio mobile intraorale, si può evitare che la mandibola si ritragga, garantendo così un ottimale dilatazione delle vie aeree.